martedì 22 dicembre 2009

Per non dimenticare la violenza della polizia italiana

Torniamo brevemente, ad una settimana di distanza, su di un particolare dello sgombero de L’Ostile di corso Vercelli. Come ricorderete vi avevamo accennato ad una donna travolta dalla prima carica della Celere durante l’assedio. Buttata a terra e manganellata, colpevole soltanto di essere passata di lì per andare a comprarsi le sigarette. Di più: nessuno delle decine e decine di poliziotti, carabinieri, agenti in borghese, funzionari di questura, vigili urbani e pompieri che affollavano in quel momento la strada si è degnato di darle una mano, di rialzarla o di chiederle come stava, anche se era evidente a tutti che la signora poco c’entrava con lo sgombero e con le proteste in corso. Ci hanno pensato i compagni del presidio, tra una carica e l’altra, a riaccompagnarla a casa e a tranquillizzarla, per quanto questo fosse possibile. Insomma, quella sera la polizia ha fatto assaggiare concretamente le proprie modalità operative non solo ai compagni che si erano radunati là sotto ma anche a quel pezzo di quartiere che - dopo un bel po’ di anni di risacca delle lotte sociali - forse se le era un po’ dimenticate.

Riascoltate il racconto del pestaggio, raccolto in diretta da Radio Blackout

E guardate le foto dei lividi sul corpo della donna, che da qualche giorno stanno circolando in rete:






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