lunedì 7 dicembre 2009

Ripartiamo da Morini



Domenica 13 dicembre a San Polo d’Enza (Reggio Emilia)

Abbiamo deciso di ritornare all'allevamento Morini dopo diversi anni perché sentiamo il bisogno di fare il punto della situazione. Vogliamo esprimere questa necessità nel modo che è sempre stato la caratteristica della Campagna: con un'iniziativa di lotta. Scendendo nelle strade e nelle piazze per parlare di ciò che sono stati anni di campagna portata avanti dal coordinamento Chiudere Morini e da tante altre situazioni e di ciò che nella lotta contro la vivisezione, ed in maniera più allargata contro lo sfruttamento del Vivente, resta ancora da combattere.

A differenza del passato non abbiamo bisogno di far pressione per chiudere l'allevamento. Anche senza un cartello “chiuso” è da anni praticamente azzerata l'attività di vendita di animali ai laboratori. Collasso derivato dalle numerosissime iniziative della Campagna, dalla liberazione di 99 cani beagles dall'allevamento e dalle tante altre azioni di danneggiamento e sabotaggio, a S.Polo d’Enza e in tutta Italia. Un metodo che funziona e che supportiamo per le sue stesse metodologie: l’attivismo in prima persona, individui che si organizzano senza bisogno di gerarchie spinti da uno stesso sentire, da una stessa tensione. Decisi a lottare partendo dal basso contro gli sfruttatori.

Recentemente la situazione disastrata dell'allevamento ha ricevuto l'ultimo colpo per i troppi debiti, senza avere più il sostegno da quello stesso sistema che in passato l'ha aiutato quando era in difficoltà. Un pignoramento in atto ha messo sotto sequestro alcune proprietà e i centinaia di beagles ancora nell'allevamento. Sono stati messi all'asta giudiziaria, asta momentaneamente sospesa per le forti opposizioni ricevute. Ancora una volta gli animali sono considerati in meri termini monetari alla stregua delle fatiscenti proprietà sequestrate. Animali trattati, una volta ancora, come merci, oggetti da cui trarre profitto. Siamo in piazza anche per dire chiaramente che questi animali adesso devono diventare liberi, tutti, anche i topi e i conigli, senza differenze di specie. Perché è ora di cominciare a superare queste distinzioni dato che la sofferenza e lo sfruttamento non si pongono queste barriere.
Vogliamo che questi animali possano finalmente trovare una sistemazione con chi li considera per ciò che sono: esseri viventi con le proprie necessità.

La nostra iniziativa a S.Polo d’Enza porta con sé anche un’autocritica importante che può servire da stimolo per continuare la lotta.
Siamo riusciti/e a fermare l’allevamento Morini ma non ad essere abbastanza forti da impedire che il “sistema vivisezione” si riorganizzasse trasferendo altrove il mercato dei cani beagles. Da Morini si è spostato verso altri lager: Green Hill, Harlan, Charles River, tutti colossi nell’allevamento di animali per la sperimentazione. La nostra presenza qui vuole essere una tappa di un percorso che non si è mai interrotto.
Invitiamo tutti e tutte coloro che sentono la nostra stessa tensione e necessità a ritornare con noi in piazza, la lotta contro la vivisezione e contro il sistema che la rende possibile non è finita e necessita ancora di tutti/e noi.

Libertà immediata per i beagles e i topi di Morini. Contro la vivisezione e il sistema che la produce e la rende necessaria. Contro ogni sfruttamento.

Coordinamento Chiudere Morini

Appuntamento domenica 13 dicembre - ore 15:30
Parcheggio di Piazza Matteotti
San Polo d’Enza (Reggio Emilia)

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