venerdì 2 ottobre 2009

BAARIA: LA SOFFERENZA CHE NON RIUSCIAMO A VEDERE…

In una scena del film Baaria di Giuseppe Tornatore viene mostrata l’uccisione realmente avvenuta di un bovino che viene colpito alla testa con un punteruolo conficcato nella fronte dell'animale. L'animale si accascia a terra e ancora cosciente gli viene tagliata la gola, il sangue zampilla in modo copioso mentre l'animale batte le palpebre e si muove leggermente fino a morire, alcune persone lo raccolgono in tazze per farlo poi bere ad un personaggio del film.
In questa vicenda, la voce della vera vittima rimane inascoltata, fra i rumori assordanti degli spot del film e degli annunci di candidature agli oscar.
Vogliamo che questo grido di dolore emerga chiaramente, che sia udibile dalle orecchie di chi entrerà nelle sale pensando di vedere soltanto un'opera cinematografica e ne uscirà sapendo che in quest’opera un essere sensibile come lui è stato filmato impietosamente durante la propria agonia non per mostrarne la sofferenza, ma per strumentalizzarla a fini artistici.

DIALOGO FRA UN DISPERATO E LA SORDITA' *



Baaria... un suono antico, una formula magica, una chiave....
... "dove sono? ho paura... fatemi uscire! ho paura!" ...

La sola in grado di aprire lo scrigno arrugginito in cui si nasconde il senso del mio film più personale....
... "perchè mi avete chiuso in una scatola? aprite, vi prego..." ...

Una storia divertente e malinconica, di grandi amori e travolgenti utopie.
... "che avete fatto a mia madre? fatemi uscire!" ...

Una leggenda affollata di eroi...
... "aiuto!" ...

è una commedia perchè prevale una vena ironica molto forte
... "nessuno mi sente?" ...

un vissuto ricordato con una visione molto affettuosa
... "tremo... guardatemi!" ...

un film che diverte e che emoziona
... "sono qui! non mi vedete?" ...

ma che nello stesso tempo ci fa riflettere su temi che non sono necessariamente consci
... "da quanto tempo mi trovo qui? ditemelo! cosa mi volete fare? perchè sono in una scatola?" ...

un film molto sincero...
... "mi scoppia la testa... perchè non posso muovermi?" ...

una scelta prodotta da una ricerca, da un lavoro in cui l'istinto ha avuto un ruolo determinante
... "ho voglia di camminare... perchè non posso camminare?" ...

confesso che spesso il mio istinto mi fa fare le scelte giuste, sono io che a volte non so coglierlo bene
... "il mio corpo si sta atrofizzando. ma voi non vedete? perchè non mi guardate?" ...

La lavorazione, durata più del previsto, ha già fatto storia, e intorno al film l’alone di fascino è cresciuto
... "ma quanto tempo è passato? un mese? un'ora? un anno?" ...

Baaria... Poche centinaia di metri, tutto sommato. Ma percorrendole avanti e indietro per anni, puoi imparare ciò che il mondo intero non saprà mai insegnarti
... "questo posto è senza tempo... mi sdraio qui... smetto di urlare... tanto nessuno sente..." ...

Ma sono importanti, e molto, anche l’amore, l’amicizia, l’inganno, l’ironia, il tradimento.
..."tanto sono invisibile. io non esisto." ...

C’è il tono della commedia, eppure il respiro della narrazione, con tutte quelle facce e quei luoghi e quell’affetto dei ricordi.
..."sono stanco. i miei occhi sono stanchi. le mie zampe sono stanche. la mia disperazione è stanca."...

il cinema ha contribuito a sensibilizzare le coscienze sui grandi problemi.
..."lasciatemi dormire, vi prego. non mi svegliate mai. lasciatemi sognare. lasciatemi scappare"...

il cinema è sacrificio e dedizione
..."avete stuprato la mia vita. avete stuprato il mio corpo. avete stuprato i miei sentimenti, i miei rapporti, mia madre. Mi avete calpestato e distrutto... ma almeno non svegliatemi. lasciatemi vivere nei sogni, lasciatemi correre... almeno nei sogni"...

il film si propone non solo come opera cinematografica, ma anche come laboratorio per un’idea, quella della valorizzazione delle lingue materne, che e’ molto piu’ che una provocazione.
..."lasciatemi piangere da solo, portatevi via i vostri occhi sezionatori. lasciatemi almeno la dignità della solitudine. lasciatemi la stanchezza, il silenzio. il tempo ve lo siete presi voi. le mie lacrime, le avete buttate via come spazzatura. le mie grida, non le avete sentite. e io non ho più voce... il mio corpo è un oggetto in mano vostra. Mia madre... ve la siete portata via. avete cancellato i prati. avete cancellato il tempo. avete cancellato me. vi siete presi la mia dignità... non avete più il diritto di chiedermi nulla, ormai. Lasciatemi dormire ora, mentre il mondo scompare"...

che sia il mio film della maturità o meno non lo so, in ogni film che faccio cerco sempre di fare il meglio che posso, naturalmente
..."mi arrendo. lasciatemi qui, lasciatemi dormire"...

è comunque un privilegio assoluto realizzare un'opera del genere con questi mezzi, con questa imponenza produttiva
...che succede ora? perchè mi mettete una corda al collo? ho paura... ma che volete farmi? lasciatemi! lasciatemi stare!"...

un film monumentale, ...
..."dove mi state portando? lasciatemi... ho paura... vi prego... basta... perchè? ditemelo! perchè? lasciatemi, basta..."...

...ambizioso e fortemente sentito
..."ho paura! cos'è quella lama? non voglio morire, ho paura!"...

È una scena che volevo fortemente, non potevo eliminarla, era troppo importante. Abbiamo provato con gli effetti speciali ma non era la stessa cosa. Allora abbiamo cercato un mattatoio attivo e siamo entrati con una troupe, abbiamo travestito i lavoratori del posto con gli abiti del film e abbiamo girato una scena quasi come se fosse un documentario. Vorrei precisare che quella scena, dal vivo, avviene 5, 6 volte al giorno
..."ora guardatemi. Guardate i miei occhi, ora. guardateli bene, mentre vi rubate il mio ultimo sguardo. Guardate il mio corpo. guardatemi, ora che non avete più niente da prendermi. guardatemi bene, ora che vi siete presi anche il mio ultimo respiro. Guardate me e guardatevi. guardatevi... guardate che cosa siete capaci di non vedere"...

*Le parole pronunciate dalla prima delle due voci sono tratte da spot del film, interviste al regista Tornatore o sue dichiarazioni
http://empatia.noblogs.org
fonte
empatia.animale@gmail.com

2 commenti:

  1. ...la parte della povera vittima...l'hai scritta tu? se è così...sei riuscito renderla così "viva" che mi sono venuti i brividi a leggerla...
    così tanti esseri viventi brutalmente ammazzati...non ci riesco a smettere di pensarci..
    Paola B.

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  2. Concordo con Paola , sei stato davvero incisivo.
    Dovremmo pubblicarlo ovunque.

    Davide

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