martedì 20 ottobre 2009

Una Storia di ordinaria follia In un paese sul baratro del Regime!

Quella, di cui vogliamo renderVi partecipi, è l'ennesima storia di ordinaria Follia perpetrata dai “tutori dell'ordine” in un paese che, passo dopo passo, si sta avvicinando sempre di più ad una nostalgica epoca di regime dal sapor di ventennio.

Il protagonista di questa vicenda, di nome Federico stava recandosi in quel paradiso terrestre rappresentato da Valle Vegan. Siamo in un tranquillo e soleggiato pomeriggio di metà settembre, in zona Bellegra. Il nostro Federico è in attesa di alcuni ragazzi siciliani che, come lui in ritorno dall'incontro di liberazione Animale tenutosi a Bologna, avrebbero dovuto dargli un passaggio fino alle Valle.

Mentre aspetta, nei pressi di un parchetto in zona Bellegra... ecco giungere, come un fulmine a ciel sereno (non è mai bello incontrare i servi armati dal sistema) una pattuglia di “valenti” carabinieri. I secolari servitori si presentano al nostro protagonista, Il quale pensa: “ Ecco, il solito controllo!” e invece... Ma andiamo con ordine...

La pattuglia, passa di fronte al nostro eroe, lo sorpassa... E, ritorna indietro si accosta, dalla vettura provengono stralci di un linguaggio gutturale incomprensibile. Per farsi meglio capire i due scendono dalla macchina...

Servi: ” E allora? Che ci fai qui??”

Federico: “ Nulla, facevo un giro!”

Servi: “ Sicuro che non stavi andando al casale di Valle Vegan?”

Ora viene naturale porsi un paio di quesiti:

  1. Perchè non sia possibile starsene seduti in un giardino alle tre di pomeriggio?

  2. Perchè tanto astio nei confronti di una realtà come Valle Vegan?

Tanto per farsi riconoscere, gli energumeni, iniziano a fare illazioni su detenzione di stupefacenti e simili... Quasi, fosse scontato che uno seduto in un parco non possa fare altro che spacciare?!? E procedono con le perquisizioni di rito, nel frattempo arrivano i ragazzi siciliani... La situazione inizia a farsi tesa. Con la scusa di evitare sguardi indiscreti i carabinieri “invitano” tutti a recarsi nella vicina caserma. La macchina dei carabinieri fa strada, a seguire, il furgone siculo con a bordo il nostro protagonista, ha dovuto subirsi la fetida vicinanza di uno dei servi che ha voluto salire a bordo con loro!

Arrivati in caserma, hanno dovuto prendere atto, nelle loro inutile cartacce, dell' assoluta mancanza di stupefacenti addosso al nostro eroe, agli altri ragazzi e sul furgone! E quindi decadono tutte le loro insensate accuse!

E qui, entriamo nella vera “fantapolitica” di questa storia, non avendo nulla a cui potersi appellare i valenti schiavetti del nuovo regime, esumano dagli archivi una legge dal sapor di ventennio... Il famigerato decreto Rocco (legge nr.1423 del '56). Quindi dopo aver passato due ore nella caserma dei carabinieri di Bellegra, i nostri, vengono trasferiti nella questura di Colleferro dove verrà redatto l'atto del “foglio di via” con cui il nostro eroe viene obbligato al rientro nel comune di residenza entro 48 ore, pena l'arresto!

Il tutto avviene, tra ilari battute del funzionario schiavo “siediti! Cosa vuoi fare? Crescere!” battuta, “decantata” tra le boccate di sigaro!

Per finire in bellezza, a Federico viene suggerito di recarsi alla questura di Roma dove richiedere i fondi destinati a sovvenzionare chi, dietro il “foglio di via” è obbligato al rientro forzato! Peccato che dopo la simpatica scampagnata Colleferro-Roma al nostro eroe verrà fatto notare che tali fondi non esistono e gli viene suggerito di prendere il treno e farsi fare il verbale!!!

Fine della fiera: 279€ di contravvenzione!

Tirando le somme di questa disavventura, possiamo solo sottolineare come il bel paese stia sprofondando nel regime più becero! Adesso la questione è in mano ai legali che stanno portando avanti un “ricorso gerarchico” contro un sistema costruito “ad hoc” per imprigionarci e omologarci!



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