lunedì 21 settembre 2009

PRESIDIO AL PALIO DI ASTI

Anche quest'anno, la terza domenica di Settembre, per la città di Asti è stata sinonimo di Palio. Manifestazione che dal 2003 ad oggi ha portato alla soppressione di dieci Cavalli a cui, purtroppo, deve essere aggiunto l'ultimo martire, ucciso dopo un incidente avvenuto proprio ieri, Domenica 20/09/2009.





Come gruppo della campagna Antispecista "Animali della Langa" ci siamo recati ad Asti in un trentina di attivisti, arrivati al luogo designato per il presidio, i "tutori della legge" hanno cercato di limitarci in un spazio delimitato da transenne, da cui sarebbe risultato difficile farci sentire. La ferma opposizione alla "reclusione" ci ha permesso di compiere la nostra funzione divulgativa con le modalità a noi più congeniali, lasciando alcuni carabinieri dietro alle transenne preparate per noi...



Abbiamo effettuato un volantinaggio, per far capire le motivazioni che ci portano ad essere contrari ad una manifestazione basata sullo sfruttamento di Animali, a mero scopo ludico, che lucra sulle sofferenze imposte a chi non ha voce per ribellarsi. Ma in quest'occasione le nostre urla, e i nostri megafoni, si sono fatti portavoci di questo dolore... Ricordando a chi paga per vedere lo "spettacolo" di avere la mani sporche del sangue dei cavalli abbattuti, e le coscienze colme di sofferenza.

Diversi passanti, fermatisi a leggere gli striscioni, o ad assistere al presidio, una volta avvicinati per dar loro il volantino e spiegare il perchè della nostra presenza al palio, esprimevano il loro sostegno... Da citare il gesto di sei ragazzini, che dopo aver parlato con un' attivista hanno deciso di levarsi il foulard con i colori della loro contrada.



In altri casi, la nostra presenza- attiva- sotto gli spalti degli spettatori paganti, non è stata gradita, dando luogo a qualche episidio un po' vivace e al tentativo di metterci a tacere delle "forze dell'ordine" cercando di frapporre, tra noi e gli astanti, un "muro" di ambulanze...

Durante una piccola pausa, siamo andati a porgere omaggio ad un gruppeto nero vestito di vecchie conoscenze, i quali salutandoci a braccio teso hanno mandato le loro "gaurdie del corpo" ad abbracciarci calorosamente, chissà perchè dietro ad un cordone di polizia si sentono tanto coraggiosi??

In conclusione possiamo definirci soddisfatti di aver "disturbato" la festa astigiana informando le persone delle ragioni del nostro dissenso. Devo mandare un ringraziamento particolare a chi, per portare il proprio preziossimo supporto, si è macinato quantità pantagrueliche di chilometri.









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