European squatting meeting
- Programma -
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Il prossimo 17, 18, 19 e 20 di giugno, si terrà una Incontro Europeo sull'Occupazione al “CSO La Forsa” (Avenida de la Fama, 41, Cornella de Llobregat – Barcelona), quindi stiamo contattando diversi gruppi in Europa che sono interessati a partecipare.
Ci piacerebbe che la definizione dei temi trattati sia un processo collettivo. Quindi inviamo una prima proposta del programma sul quale stiamo lavorando. Siamo quindi aperti a suggerimenti e opinioni. E' anche apprezzata qualsiasi forma di diffusione dell'incontro. Se vuoi poster dell'incontro, puoi richiederli dicendo quanti ne vuoi e dove spedirli.
Nello sviluppo del meeting, per rendere semplice la comprensione dei ponenti e il flusso della discussione, sarà disponibile un sistema di interpretazione simultanea. Poi, durante le sessioni cercheremo di apportare alcuni scritti sui differenti aspetti su cui parlare. Se hai qualche testo che pensi possa essere utile, per favore mandalo via mail prima del 1 giugno (per fare fotocopie) a :
jornadaskny010@riseup.net
Per i partecipanti che arrivano da fuori Barcellona, provvederemo ospitalità e cibo vegano ogni giorno, ma ci piacerebbe che tutti gli aspetti riguardanti le infrastrutture venissero considerate da assumersi collettivamente tra i gruppi di lavoro da organizzarsi al momento.
In particolare, nella sessione di Sabato sera sulle differenti lotte che sono state usate dal movimento Squatter come un generatore o come uno strumento di sviluppo, ci piacerebbe conoscere la tua esperienza. Se sei interessato a partecipare all'incontro, contattaci il prima possibile. D'altra parte, se non puoi venire, ma vuoi collaborare, puoi spedire qualsiasi materiale attinente da aggiungere al blog dell'incontro.
Per aggiungerti all'incontro e/o spedire informazioni, puoi contattarci a : jornadaskny010@riseup.net
Programma:
Mercoledì 16 giugno
Arrivo e benvenuto: Cibo, Bere e musica dal vivo (Txaranga)
Giovedì 17 giugno
Programma del mattino
Apertura: Presentazione dei diversi Squat presenti:
Schema di presentazione degli spazi sociali:
Contesto storico: inizio del movimento squatter in Europa
Contesto politico: aspetti legali, repressione e strategie di risposta (contatti e accordi con lo stato, risposta nelle strade, assimilazione degli sgomberi)
Presente e futuro
Connessioni con altre lotte
Ci piacerebbe che ogni collettivo potesse schematizzare tutto questo per essere più facilmente comprensibile.
Programma della sera
Discussione:
Ci piacerebbe esporre le differenti strategie contro la repressione seguite dai differenti spazi e luoghi e i loro effetti a lungo termine: legalizzazioni, accordi, differenti metodi di risposta diretta contro gli sgomberi e i suoi effetti sulle attività dello spazio (come la presenza di bambini, il supporto di gruppi illegali...)
Venerdì 18 giugno
Programma del Mattino
Esposizione di diversi casi particolari di reazione contro gli sgomberi (cerchiamo di non privilegiare una forma su un'altra e di presentare un largo spettro di azioni sufficientemente rappresentative nelle diverse maniere di affrontare l'azione diretta).
Programma della sera
Dibattito: le conseguenze delle differenti reazioni agli sgomberi. Quali gli effetti legali personali e di movimento a lungo termine?
Sabato 19 giugno
Programma del mattino
Colazione e teatro all'aria aperta
Manifestazione
Programma della sera
Presentazione delle differenti lotte che hanno come motore l'occupazione o che l'hanno utilizzata per svilupparsi.
Domenica 20 giugno
Programma del mattino
Discussione-dibattito:
Repressione poliziesca, sviluppo dei diversi metodi repressivi, se esiste a livello europeo una politica comune sull'occupazione e cercare di formare una visione generale da una prospettiva legale europea (comunanze e differenze tra nazioni e aree) Alcuni punti in comune?Stanno usando gli stessi metodi di repressione? (Indurimento delle pene, penalizzazione rinforzata in tutti sensi, condanne a multe pecuniarie, indurimento degli sgomberi, proposte di legalizzazione e ricupero degli spazi...)
Programma della sera
Discussione-dibattito:
Mondo poliziesco: risorse della polizia europea, come ci affetta, quali sono i suoi sviluppi e le sue azioni (DNA, banche dati, schede poliziali degli attivisti, accordi di blocco delle frontiere...)
Conclusioni e proposte per il futuro.
Concerto, beveraggi e saluti.
Le sessioni del mattino e della sera saranno divise in due momenti con una pausa nel mezzo.
Ci sarà interpretazione simultanea, porta una normale radio FM con auricolari per ascoltare l'interpretazione.
Blog:
http://www.faunanocturna.net/press/jornadaseuropeesdokupacio
E-mail:
jornadaskny010@riseup.net
Luogo:
“CSO La Forsa” (Avenida de la Fama, 41, Cornella de Llobregat – Barcellona)
Giornate Europee sull'Occupazione -
Comunicato
Cornellá de Llobregat, Barcellona
17-20 Giugno 2010
C.S.O.
La Forsa ( Av. de la Fama, 41)
L'anno scorso, il trattato
di Lisbona fu adottato definitivamente, fortificando un'Europa liberale
dove i grandi obiettivi sono la crescita economica e la competitività,
la massimizzazione del profitto capitalista come nucleo della crescita:
rafforzamento della moneta unica e dell'economia finanziaria,
ristrutturazione del profitto dei grandi capitali.
Consideriamo
che il processo d'integrazione europea si muove sulla creazione di uno
scenario comune che presenta le seguenti forme:
L'assimilazione e
il recupero delle lotte sociali per rinforzare lo Stato del Capitale.
Indurimento
delle leggi nazionali e internazionali per rinforzare la protezione
della proprietà privata e il profitto delle imprese e come conseguenza
logica una più grande precarizzazione e penalizzazione della povertà.
Perdita dei diritti dei lavoratori, dibattito europeo sulla giornata da
65 ore, esternalizzazione della produzione e sue conseguenze sociali,
economiche, ambientali nel malchiamato terzo mondo.
Limitazione della
libera circolazione delle persone per mantenere il contingente di mano
d'opera economica e disposta a qualsiasi lavoro però impedendo allo
stesso tempo il flusso di idee e persone. Queste restrizioni impediscono
il rafforzamento e la solidarietà tra lotte comuni, per esempio
l'appoggio alle popolazioni migranti (CIE, nuove leggi migratorie...) e
la nostra capacità di risposta di fronte a problemi globali
(contro-summit).
Per questo sentiamo la necessità di rinforzare
tutte le lotte di resistenza che provano a confrontarsi con il sistema
capitalista.
La necessità di incontrare uno strumento di analisi ci
porta a scegliere l'occupazione in sé, da un lato perché nel movimento
confluiscono i punti sopra esposti e dall'altra per il carattere
agglutinatore e trasversale delle lotte. Queste sono quindi delle
giornate per l'analisi collettiva del ruolo dell'occupazione nelle
differenti lotte e il cui obiettivo è generare strumenti che aiutino
ciascun collettivo a ripensare e rafforzare le sue strategie di fronte
ad uno scenario più comune di quello che a volte pensiamo.
Per
quel che riguarda il movimento d'occupazione, crediamo che attualmente
siamo in un punto cruciale che ci dovrebbe portare a revisionare e
valorizzare la occupazione come strumento valido di lotta e analizzare e
approfondire le strategie che si sono usate. Su questo aspetto pensiamo
che sia anche importante rivedere le risposte giuridiche e repressive
delle decisioni prese e come hanno affettato veramente le nostre lotte.
Sono state molto dure le conseguenze legali? Siamo disposti a subire le
condanne? La legalizzazione delle case occupate ha bloccato o fatto
crescere il movimento?
Durante queste giornate ci piacerebbe
approfondire da un lato, i cambi legali, politici e sociali che ci sono
stati in questi anni attorno agli spazi occupati e si valorizzeranno le
differenti strategie che si sono usate nei differenti luoghi così come
le sue conseguenze a corto e largo raggio.
Vogliamo senza dubbio
evitare le facili comparazioni sui temi e contestualizzare le esperienze
di ogni collettivo per creare riferimenti ma non modelli statici.
D'altra
parte, ci piacerebbe dedicare uno spazio durante le giornate alle nuove
leggi internazionali e le strategie poliziesche comuni che possono
affettare tanto l'occupazione come altre lotte.
L'obiettivo è
creare un processo collettivo di apprendimento e non creare nuove
organizzazioni né reti d'intercambio.
Vogliamo fuggire dai
dibattiti autoreferenziali e della comparazione sterile, per sviluppare
una prospettiva che ci aiuti a comprendere uno scenario europeo sempre
più uniforme e interconnesso e ad articolare nuove forme di resistenza.
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