martedì 23 febbraio 2010

Torino - Arresti e perquisizioni in relazione all'assemblea antirazzista



Questa mattina alle 6.30 una forte azione repressiva nei confronti dell'ex assemblea antirazzista torinese, ha visto una ondata di perquisioni, arresti, notifiche di denunce e sequestri. I capi di imputazione sono dei più disparati, degni dei più pericolosi "criminali" atti a giustificare le manovre sbirresche di questa mattina: stalking nei confronti dei responsabili dei cie, lesioni personali e del patrimonio, imbrattamenti e scorregge alla volta dei politici. Il risultato di questo forte attacco rimane (per ora): - tre persone arrestate: Andrea, Fabio e Luca - tre persone ai domiciliari: Maya, Marco e Paolo - ventitre persone indagate e perquisite - un obbligo di dimora - tre persone perquisite perchè "amici" degli indagati Una forte perquisizione dei locali di radio blackout, che in questa mattinata ha comportato lo stop del segnale per un'ora, lo stop delle trasmissioni che tutt'ora prosegue e il sequestro di moltissime attrezzature necessarie alle trasmissioni (pc per lo streaming e l'editing dell'audio). Tutto a cura del prefetto xenofobo e razzista Andrea Padalino e della sottoposta Emanuela Pedrotti, che conosciamo e poco stimiamo... Il senso per ora, sembra una semplice manovra di censura nei confronti di radio blackout e dei suoi redattori, e per questo l'invito è di rimanere informati, un'occasione potrebbe essere la campagna: "Spegni la censura, accendi blackout." Solidarietà ai perquisiti, agli arrestati e a tutti quelli che si battono per una libera informazione. Libertino Scicolone
Per mandare telegrammi i riferimenti sono (186 da telefono fisso) Andrea Ventrella, Fabio Milan e Luca Ghezzi Via Pianezza 300, 10151 Torino (To)
Radio blackout fa sapere che vi sarà una redazione aperte dalle 19.00 nei locali di radio blackout, in via cecchi 21

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Letame nel ristorante, la Digos irrompe nell'area antagonista Operazione all'alba: tre persone arrestate, altre tre agli arresti domiciliari e a un'altra è stato disposto il divieto di dimora. Sarebbero loro i responsabili dell'irruzione al ristorante Il Cambio, dove avevano sparso letame sul pavimento. E sarebbero gli stessi che negli ultimi due anni hanno messo a segno diversi blitz nelle sedi della Lega Nord e che si sono opposti al Cie manifestando sotto le mura di corso Brunelleschi ma anche nelle sedi della Croce rossa e di società legate alla gestione del centro di identificazione ed espulsione. All'alba di oggi una grande operazione della Digos di Torino ha colpito sei uomini e una donna appartenenti all'area anarchico-insurrezionalista radicata nel capoluogo subalpino. Tre persone sono state arrestate, altre tre sono state messe agli arresti domiciliari e a un'altra è stato disposto il divieto di dimora. L'accusa è di associazione per delinquere. L'inchiesta, coordinata dalla procura di Torino, si è allargata anche ad altre città italiane, tra cui Mantova, Trento e Cuneo. In tutto sono state eseguite 23 perquisizioni, anche nella sede di radio Blackout, l'emittente di riferimento dell'area antagonista torinese. (23 febbraio 2010)
La republica



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Sette misure cautelari con l’accusa di associazione a delinquere. Perquisizioni a Torino, Mantova, Trento e Cuneo Torino Operazione della Digos di Torino la scorsa notte contro l’area anarchico-insurrezionalista ritenuta responsabile di decine di atti dimostrativi nel capoluogo piemontese. L’indagine ripercorre gli ultimi due anni dell’attività dell’area anarcoinsurrezionalista, dall’incursione con lancio di escrementi al ristorante del Cambio a quelle nelle sedi di partito, dalle azioni contro il Cie e la Croce Rossa alle aggressioni a esponenti politici. Sette i provvedimenti giudiziari eseguiti: tre persone sono state arrestate, Andrea Ventrella, Fabio Milan e Luca Ghezzi, altre tre sono state messe agli arresti domiciliari e ad una settima è stato disposto il divieto di dimora. Sono complessivamente sei uomini ed una donna. L’ipotesi di accusa è associazione per delinquere finalizzata a vari reati. L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Torino che ha disposto anche 23 perquisizioni: oltrechè nel capoluogo subalpino, sono state eseguite a Mantova, Trento e Cuneo. Perquisita anche Radio Blackout. Sono contestati episodi commessi negli ultimi due anni, tra cui assalti a sedi di partito, ad un ristorante del centro storico ed ad un consolato.

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