20/06/2010 - REGGIO EMILIA
Informazioni tratte da Gazzetta di Reggio
Un nuovo attacco del movimento ecologista radicale, Elf. Dopo aver preso di mira il gruppo Cremonini e la famiglia Maramotti, i componenti dell'organizzazione si sono concentrati su un bene pubblico: una centralina dell'Enel nella zona Annonaria, in via Ginzburg. Danneggiamenti firmati dall'Elf, l'Earth liberation front, l'associazione di cui fa parte anche l'Alf, l'animal liberation front, particolarmente attiva negli ultimi mesi nella nostra città. Su uno dei muri esterni della centrale periferica dell'Enel, è comparsa una scritta chiara, rivolta, probabilmente alle scelte della giunta in tema di urbanistica: «Salva la natura, basta cantieri edili». Sotto la scritta di protesta, la firma dell'Elf che rivendicò l'agguato incendiario dello scorso inverno al ristorante Roadhouse Grill nel quartiere della Gardenia.
ATTENZIONE ALTA. I danneggiamenti alla centrale dell'Enel, sono lo specchio di una realtà che a Reggio ha spinto la Digos ad alzare la guardia e «scavare» negli ambienti dell'ecologia estremista. Gli investigatori del dirigente Lucio Di Cicco, hanno analizzato la nuova scritta comparsa nella zona Annonaria e stanno cercando gli eventuali collegamenti con altri episodi accaduti nelle scorse settimane. Quanto scoperto dalla polizia fa seguito ai risultati conseguiti durante l'indagine che ha consentito agli investigatori di depositare in procura diversi riscontri sull'attentato al ristorante del gruppo Cremonini. I danneggiamenti alla centrale Enel, arrivano a circa un mese di distanza dall'arresto di tre attivisti in Svizzera.
CHI SONO. Su internet sono diverse le pagine dedicate all'Elf, nelle quali si può anche trovare la loro definizione e storia. «L'Elf, è il nome di un movimento ecologista radicale ed internazionale a carattere clandestino. Il movimento fece la sua comparsa a Brighton nel 1992, in seguito ad una scissione maturata in seno ad Earth First. L'operato dell'Elf è caratterizzato dall'azione diretta e dal sabotaggio economico come pratiche per disincentivare lo sviluppo incontrollato della società moderna e delle sue più nefaste espressioni; ciascun gruppo o singolo che si riconosca nelle pratiche e nella riflessione dell'Earth Liberation Front può, in totale autonomia, sentirsene parte a pieno titolo. Nel 2001 l'Fbi inserì l'Elf al vertice della classifica delle minacce 'interne', classificando l'organizzazione come eco-terrorista. Nel corso degli anni i membri dell'Elf si sono concentrati in particolare su alcuni temi quali: deforestazione, urbanizzazione incontrollata, salvaguardia delle zone ancestrali e dei sistemi naturali in genere, ed ogm. Spesso il suo campo d'azione s'interseca con l'azione di un altro movimento radicale: l'Animal Liberation Front, o Alf, cui è sovente associato per il metodo organizzativo orizzontale e per il modus operandi analogo»."
20/06/2010
RENATE BRIANZA (MI)
Pubblicato su Youtube un video di un gruppo chiamato LAV (Liberiamo Animali Velocemente) che diversi mesi fà ha liberato dei tordi.
29/06/2010
SVIZZERA
Informazioni tratte da Indymedia Svizzera:
"Nella notte tra mercoledi 23 e giovedì 24 giugno, il campo sperimentale di cultura di grano OGM è stato attaccato con degli erbicidi con lo scopo di distruggere le piante e d'impedire la ricerca sugli OGM.
L'opposizione all'ingegneria genetica fa parte di una opposizione piu larga al controllo totale della società e del vivente, che si sta creando anche grazie allo sviluppo delle nano e biotecnologie.
È per queste ragioni che abbiamo anche voluto esprimere la nostra solidarietà con delle azioni concrete con quelli e quelle che si oppongono a questo sistema capitalista tecnoscientifico e in particolare con Marco Camenisch, Silvia, Costa e Billy, prigionieri rivoluzionari che si trovano in questo momento imprigionati in Svizzera perchè hanno capito che le parole non sono sufficienti e che è necessario agire per creare un cambiamento radicale, anche se questo può significare il rischio di essere privati della libertà."
"Secondo quanto riportato in un comunicato pubblicato nel dicembre del 2009 un piccolo nuovo allevamento di visoni nei pressi di Carbognano (provincia di Viterbo) era stato colpito. Le gabbie di un lungo capanno in cui erano rinchiusi centinaia di visoni erano state aperte e le reti circostanti abbattute.
Sulla base di queste informazioni alla fine di marzo 2010 l' ALIU (Animal Liberation Investigation Unit) si è recata sul posto dove si trova l'allevamento per constatarne la chiusura praticamente certa. Riportiamo delle foto dove è possibile osservare la dismissione del capanno, le pile di gabbie accumulate e l'assenza di visoni. E' ancora presente ben visibile sulle mura la scritta lasciata da ignoti liberatori la notte in cui l'allevamento è stato colpito. Anche in questo caso, come per l'allevamento di San Cesareo, l'azione diretta ottiene risultati, un aguzzino di meno. In ogni modo l'ALIU manterrà alto il livello di guardia e aggiornerà in caso a qualcuno di questi sfruttatori venga insensatamente l'idea di riprendere la propria vergognosa attività.
ALIU (Animal Liberation Investigation Unit)"
16/07/2010
ITALIA
"Nella notte tra il 29 e il 30 giugno siamo entrati in un recinto dove, in poco più di 2 metri quadrati, erano ammassate centinaia di quaglie.
Questi docili animali, in natura, conducono una vita solitaria e popolano spazi sconfinati. La prigionia forzata li rende innocui bersagli per chi vuole sparare e vedere morire esseri senzienti, che per tutta la vita hanno visto la luce del sole filtrare da soffocanti maglie di una rete.
300 di loro hanno finalmente conosciuto il cielo e il vento fra le piume.
Un volo liberatorio ha accolto la loro nuova vita, là dove nessun essere umano potrà mai esercitare il potere di morte su di loro.
Finchè ci sarà anche un solo animale imprigionato, nessuno potrà mai dirsi libero."*
*Assieme al comunicato era stato inviato un link ad un probabile video che però non risulta più disponibile.
16/07/2010
ITALIA
"Queste liberazioni sono parte integrante di un'investigazione più ampia sulla situazione in italia degli allevamenti intensivi di suini, che verrà diffusa in futuro."29/07/2010 - SVIZZERA Informazioni tratte da cdt.ch:
"CADRO - L' Animal Liberation Front (ALF) ha rivendicato con un messaggio la 'liberazione' di cinque conigli da un allevamento di Cadro, la cui scomparsa era stata segnalata sabato dai proprietari. Gli animali 'sono stati affidati a persone fidate', dice l'ALF, protagonista di operazioni simili, ben più gravi, tre anni fa allo zoo di Magliaso."