mercoledì 4 agosto 2010

Fuochino


[Torino, Corso Brunelleschi -2 Agosto 2010]

Verso la mezzanotte di ieri i reclusi dell’area viola del Cie di corso Brunelleschi a Torino hanno incendiato alcuni materassi, per protestare contro il pestaggio di un loro compagno da parte delle guardie. Niente di grave, per carità: il principio di incendio è stato subito domato dai pompieri. Ma questo piccolo fuocherello è bastato a ristabilire la calma tra le guardie, e a fargli mollare la presa.


Aggiornamenti ore 20. Scopriamo solo ora che le guardie, mollata la presa, hanno arrestato il ragazzo pestato ieri sera, forse per ritorsione. In ogni caso una cosa è certa: anche se venisse scarcerato subito, come spesso accade, il conto dei suoi giorni di reclusione nel centro ripartirà da zero. E questo vuol dire altri sei mesi di Cie: un arresto, per un clandestino, è già una condanna. A presto ulteriori aggiornamenti.

nella tua città c'è un lager

LIBERAZIONI [Aggiornamento giugno-luglio 2010]

20/06/2010 - REGGIO EMILIA
Informazioni tratte da Gazzetta di Reggio


Un nuovo attacco del movimento ecologista radicale, Elf. Dopo aver preso di mira il gruppo Cremonini e la famiglia Maramotti, i componenti dell'organizzazione si sono concentrati su un bene pubblico: una centralina dell'Enel nella zona Annonaria, in via Ginzburg. Danneggiamenti firmati dall'Elf, l'Earth liberation front, l'associazione di cui fa parte anche l'Alf, l'animal liberation front, particolarmente attiva negli ultimi mesi nella nostra città. Su uno dei muri esterni della centrale periferica dell'Enel, è comparsa una scritta chiara, rivolta, probabilmente alle scelte della giunta in tema di urbanistica: «Salva la natura, basta cantieri edili». Sotto la scritta di protesta, la firma dell'Elf che rivendicò l'agguato incendiario dello scorso inverno al ristorante Roadhouse Grill nel quartiere della Gardenia.
ATTENZIONE ALTA. I danneggiamenti alla centrale dell'Enel, sono lo specchio di una realtà che a Reggio ha spinto la Digos ad alzare la guardia e «scavare» negli ambienti dell'ecologia estremista. Gli investigatori del dirigente Lucio Di Cicco, hanno analizzato la nuova scritta comparsa nella zona Annonaria e stanno cercando gli eventuali collegamenti con altri episodi accaduti nelle scorse settimane. Quanto scoperto dalla polizia fa seguito ai risultati conseguiti durante l'indagine che ha consentito agli investigatori di depositare in procura diversi riscontri sull'attentato al ristorante del gruppo Cremonini. I danneggiamenti alla centrale Enel, arrivano a circa un mese di distanza dall'arresto di tre attivisti in Svizzera.
CHI SONO. Su internet sono diverse le pagine dedicate all'Elf, nelle quali si può anche trovare la loro definizione e storia. «L'Elf, è il nome di un movimento ecologista radicale ed internazionale a carattere clandestino. Il movimento fece la sua comparsa a Brighton nel 1992, in seguito ad una scissione maturata in seno ad Earth First. L'operato dell'Elf è caratterizzato dall'azione diretta e dal sabotaggio economico come pratiche per disincentivare lo sviluppo incontrollato della società moderna e delle sue più nefaste espressioni; ciascun gruppo o singolo che si riconosca nelle pratiche e nella riflessione dell'Earth Liberation Front può, in totale autonomia, sentirsene parte a pieno titolo. Nel 2001 l'Fbi inserì l'Elf al vertice della classifica delle minacce 'interne', classificando l'organizzazione come eco-terrorista. Nel corso degli anni i membri dell'Elf si sono concentrati in particolare su alcuni temi quali: deforestazione, urbanizzazione incontrollata, salvaguardia delle zone ancestrali e dei sistemi naturali in genere, ed ogm. Spesso il suo campo d'azione s'interseca con l'azione di un altro movimento radicale: l'Animal Liberation Front, o Alf, cui è sovente associato per il metodo organizzativo orizzontale e per il modus operandi analogo»."

20/06/2010
RENATE BRIANZA (MI)


Pubblicato su Youtube un video di un gruppo chiamato LAV (Liberiamo Animali Velocemente) che diversi mesi fà ha liberato dei tordi.



29/06/2010
SVIZZERA
Informazioni tratte da Indymedia Svizzera:

"Nella notte tra mercoledi 23 e giovedì 24 giugno, il campo sperimentale di cultura di grano OGM è stato attaccato con degli erbicidi con lo scopo di distruggere le piante e d'impedire la ricerca sugli OGM.
L'opposizione all'ingegneria genetica fa parte di una opposizione piu larga al controllo totale della società e del vivente, che si sta creando anche grazie allo sviluppo delle nano e biotecnologie.
È per queste ragioni che abbiamo anche voluto esprimere la nostra solidarietà con delle azioni concrete con quelli e quelle che si oppongono a questo sistema capitalista tecnoscientifico e in particolare con Marco Camenisch, Silvia, Costa e Billy, prigionieri rivoluzionari che si trovano in questo momento imprigionati in Svizzera perchè hanno capito che le parole non sono sufficienti e che è necessario agire per creare un cambiamento radicale, anche se questo può significare il rischio di essere privati della libertà."


"Secondo quanto riportato in un comunicato pubblicato nel dicembre del 2009 un piccolo nuovo allevamento di visoni nei pressi di Carbognano (provincia di Viterbo) era stato colpito. Le gabbie di un lungo capanno in cui erano rinchiusi centinaia di visoni erano state aperte e le reti circostanti abbattute.
Sulla base di queste informazioni alla fine di marzo 2010 l' ALIU (Animal Liberation Investigation Unit) si è recata sul posto dove si trova l'allevamento per constatarne la chiusura praticamente certa. Riportiamo delle foto dove è possibile osservare la dismissione del capanno, le pile di gabbie accumulate e l'assenza di visoni. E' ancora presente ben visibile sulle mura la scritta lasciata da ignoti liberatori la notte in cui l'allevamento è stato colpito. Anche in questo caso, come per l'allevamento di San Cesareo, l'azione diretta ottiene risultati, un aguzzino di meno. In ogni modo l'ALIU manterrà alto il livello di guardia e aggiornerà in caso a qualcuno di questi sfruttatori venga insensatamente l'idea di riprendere la propria vergognosa attività.



ALIU (Animal Liberation Investigation Unit)"

16/07/2010
ITALIA

"Nella notte tra il 29 e il 30 giugno siamo entrati in un recinto dove, in poco più di 2 metri quadrati, erano ammassate centinaia di quaglie.
Questi docili animali, in natura, conducono una vita solitaria e popolano spazi sconfinati. La prigionia forzata li rende innocui bersagli per chi vuole sparare e vedere morire esseri senzienti, che per tutta la vita hanno visto la luce del sole filtrare da soffocanti maglie di una rete.
300 di loro hanno finalmente conosciuto il cielo e il vento fra le piume.
Un volo liberatorio ha accolto la loro nuova vita, là dove nessun essere umano potrà mai esercitare il potere di morte su di loro.

Finchè ci sarà anche un solo animale imprigionato, nessuno potrà mai dirsi libero."*

*Assieme al comunicato era stato inviato un link ad un probabile video che però non risulta più disponibile.

16/07/2010
ITALIA


"Queste liberazioni sono parte integrante di un'investigazione più ampia sulla situazione in italia degli allevamenti intensivi di suini, che verrà diffusa in futuro."

29/07/2010 - SVIZZERA Informazioni tratte da cdt.ch:

"CADRO - L' Animal Liberation Front (ALF) ha rivendicato con un messaggio la 'liberazione' di cinque conigli da un allevamento di Cadro, la cui scomparsa era stata segnalata sabato dai proprietari. Gli animali 'sono stati affidati a persone fidate', dice l'ALF, protagonista di operazioni simili, ben più gravi, tre anni fa allo zoo di Magliaso."


CIE Torino, messaggi per il console del Marocco e i suoi tirapiedi

i reclusi del CIE di Torino hanno ben chiaro il ruolo di complici delle espulsioni dei funzionari del consolato marocchino, infatti hanno scritto dei messaggi a questo proposito e li hanno lanciati fuori dal muro del CIE; qualcuno li ha raccolti ogni giorno è buono per consegnarli al consolato generale del Marocco a Torino, via Belfiore 27 chi fa funzionare la macchina delle espulsioni non va lasciato in pace

lettera al console #1


lettera al console #2




martedì 3 agosto 2010

PRIMO INCONTRO NAZIONALE PER LA LIBERAZIONE DELLA TERRA


Primo incontro nazionale per la liberazione della terra

PRIMO INCONTRO NAZIONALE PER LA LIBERAZIONE DELLA TERRA
Tre giorni sulle lotte per la liberazione animale, ecologiste radicali e antiautoritarie
10-11-12 SETTEMBRE 2010

L'idea di dare vita ad un momento di riflessione e approfondimento sulle tematiche di liberazione animale e della terra nasce perche' riteniamo urgente e doveroso mettere in risalto, analizzando esempi concreti di lotte, la necessita' di riconsiderare queste due pratiche di liberazione come parte di un percorso capace di minare le fondamenta di questa societa'. Vogliamo sottolineare quindi la centralita' ed il valore di questi due campi di intervento all'interno della lotta per l'abbattimento delle logiche autoritarie e dei sistemi che essi hanno generato, contestualizzando nel capitalismo il sistema con cui dobbiamo scontrarci e riconoscendo nell'avanzata tecno scientifica il motore che consente il suo sviluppo e sopravvivenza. Pensiamo che la critica debba necessariamente passare attraverso la pratica, per questo non e' nostra intenzione fare di questo incontro la glorificazione di alcune teorie rispetto ad altre, vorremmo piuttosto preparare il terreno per generare una conflittualita' diffusa, un tentativo quindi, di porre le basi per l'unita' dei diversi fronti di lotta. I nostri percorsi nel corso degli anni si sono sviluppati tra la specificita' miope di alcune lotte, che ci ha lasciato e ci lascia tutt'ora perplessi, e la ricerca eccessiva di una coerenza ideologica che troppo spesso da spazio solo alla riflessione. Di conseguenza, quello che pensiamo sia interessante affrontare e' un approccio alle lotte, comprese quelle con obbiettivi specifici, che tenga conto non tanto delle differenze che caratterizzano le nostre priorita', bensi' di quello che ci unisce verso un obbiettivo comune: l'abbattimento di questa maledetta societa' assassina. Le lotte per la liberazione animale ed ecologiste radicali, non potranno mai essere complete e tangibili se non supportate da una critica sociale, poiche' la societa' stessa che produce le dinamiche e logiche che portano allo sfruttamento in tutte le sue forme. La storia ci insegna che un movimento e' forte tanto piu' e' coeso, il settarismo e' controproducente e indebolisce tutti. Troviamo il tempo per cercare di gettarsi nella sperimentazione imprevedibile ed illimitata di una lotta che sappia tener conto della sostanziale unita' del conflitto.

Il Silvestre
Equal Rights Forli'
Coalizione contro le nocivita'
Anarchici e anarchiche di via del Cuore


lunedì 2 agosto 2010

Nuclearisti italiani - Un primo elenco

un prezioso contributo:

Nei giorni scorsi è stato costituito il Forum nucleare italiano, un’associazione cosiddetta no profit per promuovere l’energia dell’atomo in Italia.
Il suo presidente è Chicco Testa, un tempo presidente di Legambiente.
Tra i soci fondatori troviamo: Alstom Power, Ansaldo Nucleare (gruppo Finmeccanica), Areva, Confindustria, E.ON, Enel, Federprogetti, Flaei-Cisl, GDF Suez, Politecnico di Milano, Università la Sapienza di Roma, Sogin, Stratinvest Energy, Technit, Technip, Tecnimont, Tern, Uilcem, Università di Genova, Università di Palermo, Università di Pisa, Westinghouse.
Segnaliamo inoltre che BNL, Unicredit e Banca Intesa San Paolo hanno investito, tra il 2000 e il 2009, oltre 92 miliardi di euro nel nucleare.


venerdì 30 luglio 2010

Russia/ Scontri a Khimki, sobborgo Mosca dove l'ambiente 'uccide'



Mosca, 29 lug. (Apcom-Nuova Europa) - Nel sobborgo più corrotto di Mosca i giornalisti vengono picchiati a morte se iniziano a 'impicciarsi' di difesa dell'ambiente. E il clima è talmente violento da generare l'unico scontro - dall'avvento di Putin al potere - dove i manifestanti (500) hanno la meglio sulla polizia. In una Mosca rovente per il caldo e il fumo di 42 torbiere in fiamme, si è tenuta oggi una manifestazione degli abitanti che si oppongono al disboscamento selvaggio, motivato dai primi lavori per la costruzione di un'autostrada Mosca-San Pietroburgo.



Ma se la rete viaria tra le due capitali è veramente carente e obiettivamente necessita di 'grandi opere', i torbidi di Khimki e la malagestione di una periferia venduta alle fabbriche, proprio a ridosso di un patrimonio boschivo inestimabile, fanno pensare. La situazione è grave ormai da anni: un decesso nel 2009 è andato ad allungare ulteriormente la scia di sangue sulla stampa russa. Sergei Protazanov, redattore di un piccolo giornale locale, è morto a Khimki in seguito alle percosse subite. Stava lavorando a un'inchiesta "sui brogli delle elezioni del primo marzo" 2009 per un giornale, Grazhdanskoe Soglasie, certo non di primo piano. Ma ultimo baluardo di una stampa particolarmente critica nei confronti del potente governatore locale, Vladimir Vladimirovich Strelchenko.



Secondo le dichiarazioni rilasciate ad Apcom all'indomani dell'omicidio, dal numero due del servizio russo per il controllo dell'ambiente (Rosprirodnadzor), Oleg Mitvol "Protazanov era invalido, aveva una protesi alla mano destra" e dunque era incapace di reagire all'aggressione. Il giornalista lavorava per una piccola testata a Khimki, un sobborgo a nord di Mosca. La pubblicazione venne sospesa. Ed era l'ultimo dei tre giornali locali di opposizione, che stavano progressivamente chiudendo, proprio in seguito a una raffica di aggressioni ai reporter.Nel mese di novembre 2008, un altro giornalista di opposizione nella stessa Khimki, Mikhail Beketov, direttore della Khimkinskaja Pravda, era stato picchiato alla periferia della capitale russa e ricoverato in ospedale con ferite alla testa e una gamba fratturata. Anche un'altra pubblicazione dell'opposizione, Grazhdanskij Forum, ha chiuso, dopo che il suo direttore venne picchiato in un agguato.

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